Edificio II
All’edificio II è ascrivibile una sola fase, con fondazione in muratura. Si tratta di una costruzione in ciottoli, databile tra la fine della prima metà e il terzo quarto del VI secolo a.C., (7,20 x 13,30 m).
La planimetria è suddivisa in tre ambienti (pronaos, naos, adyton). L’edificio non era periptero (non presentava colonnato) e la considerevole ampiezza del muro occidentale, sul lato dell’ingresso, ha fatto supporre la presenza di due colonne “in antis”; le pareti dei lati della cella si prolungavano in avanti fino a costituire le cosiddette ante e a delimitare lateralmente il pronao.
Il rinvenimento di alcune statuette e di una lamina in bronzo, in cui è menzionata una offerta alla dea Atena, ha fatto ipotizzare la dedica del tempio a tale divinità o perlomeno un culto di Atena nel santuario. Il testo, scritto seguendo i metri ed i ritmi della lirica corale arcaica, riporta la dedica dell’atleta Kleombrotos, che riguarda un dono fatto alla dea, come adempimento al voto precedente, consistente nella decima parte della vittoria ottenuta nei giochi Olimpici.