L’area Cerchio Reale
Il gruppo di sepolture denominato “Cerchio Reale” è stato portato alla luce da Paola Zancani Montuoro nel 1963. Il nome deriva dall’imponenza che caratterizza le sepolture che lo compongono. Il gruppo di sepolture risale alla fase più antica della necropoli e non è interessato da sepolture di epoche successive.
Si tratta di tredici tombe collocate a ventaglio ai piedi di una sepoltura monumentale, quest’ultima costituita da grossi ciottoli e una pavimentazione con ciottoli disposti di piatto. All’interno sono stati rinvenuti un pugnale, uno scalpello di bronzo, un martello di ferro, anelli di sospensione, due spirali di filo e una fibula ad arco serpeggiante in ferro.
La particolarità di questi ritrovamenti, relativi alla sfera dell’artigianato, ha fatto ipotizzare alla Zancani Montuoro che possa trattarsi di un heròon, un monumento dedicato a un personaggio importante, identificato con il mitico Epeo, costruttore del cavallo di Troia e fondatore di Lagaria.
Un’altra ipotesi ritrae la struttura come una sorta di rifacimento di una tomba preesistente, con finalità di “esaltazione”.
Le altre sepolture presentano forme differenti in base al sesso del defunto, posto in posizione rannicchiata:
-
forma circolare per le tombe di soggetti maschili;
-
forma ellittica per le sepolture di donne e bambini.
Le forme ceramiche rinvenute con maggiore frequenza sono l’askos per i bambini e l’olla con attingitoio per gli adulti. Sono state ritrovate fibule a quattro spirali, fibule ad arco rivestito, armille, spirali digitali, collane a catenella e pendagli ad anelletti. In particolare, nella tomba CR 13 è stata ritrovata anche una coppa in bronzo.